Non si arresta il conteggio del numero di vittime accertate nel terribile schianto aereo occorso ieri a Taiwan, dove un ATR72 della TranAsia Airways è precipitato in un fiume pochi istanti dopo il decollo. Compagnia, quella della TranAsia, che ha un precedente piuttosto recente risalente al Luglio scorso quando un aeroplano si era schiantato a causa di un tifone, provocando una cinquantina di morti. Il volo GE232 di ieri, invece, era partito dallaeroporto Sungshan alle 10:53 diretto allisola di Kinmen, purtroppo mai raggiunta. Di 58 persone a bordo, compreso lequipaggio, al momento 31 ne risultano morte e 12 disperse. Una tragedia che sarebbe anche potuta essere più disastrosa se soltanto laereo non avesse virato improvvisamente durante la sua caduta evitando così di precipitare su alcune case della zona. Lenorme velivolo, come risulta da collegamenti radio pubblicati da media locali, ha lanciato tre volte lallarme, senza specificare il tipo di problema, prima di sterzare bruscamente, probabilmente in modo volontario, sfiorare un grande ponte e finire la sua caduta nel fiume sottostante.
Video amatoriali girati e pubblicati sui social network da automobilisti che circolavano sul ponte mostrano come laereo abbia anche urtato con lala posteriore un taxi, ferendo tra laltro lautista e il passeggero. Immagini shock che hanno fatto il giro del mondo e che dimostrano come la manovra finale abbia evitato esiti peggiori. Fortunatamente limpatto con lacqua ha preservato parte dellaereo e sulla fusoliera semisommersa si sono riversati alcuni superstiti e soccorritori, arrivati in gran numero tramite 8 imbarcazioni inviate sul posto dalle autorità. Oltre agli aiuti è stata mandata in serata nel luogo della tragedia anche una gru così da permettere il recupero dei corpi rimasti allinterno dei rottami dellaereo. Mentre continua senza sosta la ricerca della dozzina di dispersi sono state recuperate le due scatole nere, così da cercare di ricostruire gli eventi in modo più chiaro.